Il "perdente" Arnie Cunningham acquista una macchina molto speciale, Christine; con lei accanto, supererà le sue insicurezze e molte cose cambieranno nella sua giovane vita, ma il prezzo da pagare sarà al di là di ogni immaginazione.

Vincendo, in pratica, le proprie paure di ragazzo insicuro e vessato da continui atti di bullismo da parte dei propri coetanei, questo giovane trova nella macchina che lui battezza " Christine" come una seconda pelle che lo avvolge come una corazza invincibile.

L'auto, da parte sua, rivela al ragazzo una presenza demoniaca che in essa alberga: ma questo non lo spaventa per nulla, dato che con essa egli si sente di compiere ogni atto di rivalsa contro tante angherie subite.

Il demone si appropria, così, lentamente dell'anima del ragazzo fino a fargli anche compiere degli omicidi in nome del proprio orgoglio ferito.

Ma alla fine il prezzo da pagare è la morte stessa del giovane.

Questo film, dunque, è una stupenda metafora di ciò che le ideologie e le influenze negative possono nella mente dei giovani sbandati o di carattere debole.

Il mostro della violenza laberga, pertanto, nell'anima di ognuno di noi: e basta la chiave giusta per scatenarlo anche nelle persone più miti.

E poi si sa: quando il sangue viene assaporato da un carnefice, questi prova un senso di invincibilità che lo spinge a compiere ulteriori atti sempre più efferati e vicini al Demonio: e le vie del male sono infinite e ci conducono, se intraprese, nell'inferno dell'orrore più profondo.

Solo la morte del carnefice, infine, può mettere fine, molte volte, a questo inferno in Terra. 

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